“Furia”, la serie spagnola che dà voce a cinque donne arrabbiate

Concepita come una narrazione corale, "Furia" racconta di una serie di donne che hanno tutte le ragioni per soccombere a accessi di rabbia. La serie spagnola, uscita su HBO Max l'11 luglio, fonde umorismo e tensione, realismo e assurdità, con grande soddisfazione di "La Vanguardia", che la definisce la migliore produzione spagnola dell'anno.
Marga (Carmen Machi) è una snob. Trascorre le sue giornate chiusa nella sua casa progettata da un architetto, circondata da un vasto giardino, creando sculture sempre basate sullo stesso tema: il contrasto tra bambini e pistole. Il suo successo è dovuto all'appartenenza a una classe privilegiata e quindi al tempo libero, oppure i critici vedono davvero qualcosa di interessante nelle sue creazioni?
Nel frattempo, proprio sotto il suo naso, suo marito Roberto (Alberto San Juan) la tradisce con Tina (Claudia Salas), la donna delle pulizie, la terza abitante di questo spazio controllato. Prima della fine di questo primo episodio di Furia, [in onda in Francia su HBO Max dall'11 luglio], questa inquietante armonia sarà stata infranta. Non riveleremo come né quando. Di episodio in episodio, la serie continua a ritrarre donne sull'orlo di una crisi di... furia.
Tutta la comicità qui risiede nella tensione implicita in ogni scenario. La musica di Aitor Etxebarria contribuisce al cinismo e alla stranezza che regnano. Le scenografie e l'estetica sono progettate con intelligenza ed eleganza, a metà tra irrealtà, assurdità e realismo: questi tre stati d'animo non si escludono a vicenda. Affidandosi ad attrici fidate, [il creatore della serie] Félix Sa
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